Luogo è là giù da Belzebù remoto
tanto quanto la tomba si distende,
che non per vista, ma per suono è noto 129
d'un ruscelletto che quivi discende
per la buca d'un sasso, ch'elli ha roso,
col corso ch'elli avvolge, e poco pende. 132
Lo duca e io per quel cammino ascoso,
intrammo a ritornar nel chiaro mondo;
e sanza cura aver d'alcun riposo, 135
salimmo sù, el primo e io secondo,
tanto ch'i' vidi de le cose belle
che porta 'l ciel, per un pertugio tondo. 138
E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Inferno
Canto 34, 128-129
Dalla rete |
sinforosa castoro
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Il poeta si lascia alle spalle la profonda notte infernale e si prepara a scalare la montagna della speranza e della redenzione.
RispondiEliminaÈ una sensazione di assoluta liberazione. Ciao Gus.
Eliminasinforosa
le stelle, già ognuno di noi spera di rivederle sempre
RispondiEliminaHai detto bene, in qualsiasi situazione. Ciao Ernest:)
Eliminasinforosa
Tra i canti più belli della Divina Commedia. Dopo le tenebre ritorna sempre la luce. L'essenziale è la volontà di non perdersi nel buio. Bisogna mirare alle stelle.
RispondiEliminaBenvenuta Caterina, è sempre bello vedere una nuova persona che si affaccia al blog.
EliminaCome dici bene tu bisogna mirare alle stelle anche perché è tra loro la nostra dimora definitiva. Alla prossima.
sinforosa
Attraverso le difficoltà alle stelle!
RispondiEliminaSì, Irina, deve essere così. Buona giornata.
Eliminasinforosa
Speriamo di rivedere le stelle.
RispondiEliminaLo speriamo tutti Cavaliere e così sarà. Ciao Ciao.
Eliminasinforosa
Speriamo anche noi di uscire presto a riveder le stelle !!!
RispondiEliminaSpetriamo Mirtillo, speriamo :)
Eliminasinforosa
Speriamo di uscire anche noi da questo inferno pandemico e quindi tornare a rivedere le stelle (ANCHE DOPO LE ORE 22)
RispondiEliminaFelice giornata, un abbraccio
enrico
Io metto in conto ancora un paio di anni, dopodiché tutto ritornerà alla normalità, nella speranza che nel frattempo non sopraggiunga un altro virus :)
Eliminasinforosa