Marija Šveda aveva 28 anni quando, il 29 settembre 1984, fu uccisa a botte in via Turheneva al numero 22 a Leopoli, il perché è presto detto, si era rifiutata di consegnare agli agenti del regime comunista la sua borsa con dentro gli oggetti liturgici che sarebbero serviti al sacerdote greco-cattolico Pietro Perizhok per celebrare - clandestinamente - l'Eucaristia.
Il corpo di Marija fu riconsegnato ai genitori dopo cinque giorni dall'assassinio, aveva il cranio spaccato e la mano, con la quale teneva la borsa, sfigurata.
"I guardiani dell'ordine", così venivano chiamati "quei "sanguinari, non furono mai identificati e mai nessuno fu dichiarato responsabile dell'assassinio.
A Leopoli non ci sono mai state né ricordi né lapidi per questa giovane martire, sebbene la cosa sia ben nota.
A Leopoli niente di niente, ma...
Il teologo e artista gesuita padre Marko Ivan Rupnik - ideatore e realizzatore dei mosaici della cappella Redemptoris Mater, nel palazzo apostolico vaticano, ha scelto di collocare Marija nella parete di sinistra della "parusia" tra gli antichi e nuovi martiri accanto a santo Stefano e, significativamente, a Pavel Alerxsandrovic Florenskij. E così una ragazza greco-cattolica ucraina e un pensatore e sacerdote russo sono raffigurati insieme: "Ho pensato a Marija in quanto esempio del modo quasi "banale" in cui tanti sono morti a causa di una fedeltà quotidiano, feriale, a Cristo.
L'amica di Marija, Kateryna Lakomska :"Molte di noi aiutavano i sacerdoti a individuare le case dove celebrare, portando tutto l'occorrente per il rito. Nel caso che il sacerdote fosse stato trovato in possesso di oggetti liturgici sarebbe stato arrestato. Era più difficile che la polizia fermasse una donna e le perquisisse la borsetta". Sintesi da un articolo dall'Osservatore Romano.
una storia molto interessante che proprio non conoscevo. Grazie! :-)
RispondiEliminaGrazie Marcaval, l'ho scoperta anch'io insieme a voi. Buon pomeriggio.
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I martiri, purtroppo, ci sono ancora e sono meravigliosi. Grazie del racconto.
RispondiEliminaSì Ninin, ci sono ancora tante, tantissime persone meravigliose in questo mondo da cui attingere forza, coraggio e amore. Buon pomeriggio e grazie.
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Anche questo il tempo sono martiri!
RispondiEliminaCerto Francesco, tanti martiri sconosciuti che continuano a testimoniare l'amore fedele al Signore. Buon pomeriggio.
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Un'ennesima terribile storia che anch'io non conoscevo. Mamma mia. Grazie Sinforosa.
RispondiEliminaGrazie a te, Pia, grazie per l'attenzione. Buon pomeriggio.
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Crudeltà e intolleranza.
RispondiEliminaEh sì, da una parte crudeltà e intolleranza, dall' altra santità allo stato puro. Buon pomeriggio Gus.
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Povera ragazza, quante brutture in questo mondo, quanta ingiustizia. Non conoscevo la sua storia, meritava almeno di essere ricordata visto che nessuno ne parla. Buona serata, Sinforosa.
RispondiEliminaE difatti è stata ricordata in "quei" mosaici che adornano la cappella del papa, anche se, per inciso, ai santi importa ben poco delle riconoscenze umane. Ciao Caterina, buon pomeriggio.
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Es terrible lo que le paso . No conocía su historia uno debe tener la libertad de elegir que religión tiene. Te mando un beso.
RispondiEliminaDesafortunadamente todavía hay lugares en la tierra donde la libertad de religión significa arriesgar la vida, es terrible pero es así. Hola y gracias y buenas tardes.
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Non conoscevo la storia di questa ragazza, una martire dei nostri tempi, che non va dimenticata. Ciao Sinfo.
RispondiEliminaI martiri sono ancora fra noi, ma noi non li vediamo. Ciao Mirtillo, buon pomeriggio.
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