In questi giorni di caldo eccessivo gli impegni scolastici pare pesino maggiormente. Un po', bisogna ammetterlo, gli ultimi due mesi sono stracolmi di extra: uscite didattiche, feste di fine anno, feste per i bimbi grandi, incontri con i nuovi bimbi in entrata, incontri con i "nuovi" genitori, incontri con le colleghe degli asili-nido, incontri con le colleghe della Primaria, incontri collegiali, stesura delle schede di valutazione, verifiche di fine anno, stesura dei progetti per l'anno prossimo, insomma, parole... parole... parole... parole all'infinito, che mi hanno... prosciugata. Sono qui con una voce che non c'è più, un raffreddore che mi ha tolto persino la piacevolezza di sentire il profumo del cioccolato e una strana sensazione di non farcela. Oddio! Sto proprio invecchiando.
Quando ero una giovane maestra arrivavo alla fine dell'anno scolastico ancora in piena forza ed energia, nonostante gli impegni della famiglia, che richiedevano, allora, più forze ed energia che non ora. Percepivo il tempo in un altro modo rispetto a come lo percepisco adesso: la scuola finiva, me ne andavo in vacanza, quattro belle settimane in alta montagna con amici e familiari, tornavo a casa per riordinare la casa e prepararmi per il nuovo anno scolastico. Godevo ancora della presenza dei miei genitori che, anche se ormai ero autonoma in tutto per tutto, sapevo che erano sempre lì pronti a intervenire, a sostenere.
Ora è tutto cambiato. Vado ancora in montagna, torno ancora a casa per riordinare e prepararmi a un nuovo anno scolastico, insomma, le azioni si ripetono ma lo spirito è diverso, eccome se lo è!
Mamma mia, come sono negativa oggi, forse è meglio che la pianti qui altrimenti intristisco tutti, altroché!
Vado a scuola.
sinforosa castoro
Quando ero una giovane maestra arrivavo alla fine dell'anno scolastico ancora in piena forza ed energia, nonostante gli impegni della famiglia, che richiedevano, allora, più forze ed energia che non ora. Percepivo il tempo in un altro modo rispetto a come lo percepisco adesso: la scuola finiva, me ne andavo in vacanza, quattro belle settimane in alta montagna con amici e familiari, tornavo a casa per riordinare la casa e prepararmi per il nuovo anno scolastico. Godevo ancora della presenza dei miei genitori che, anche se ormai ero autonoma in tutto per tutto, sapevo che erano sempre lì pronti a intervenire, a sostenere.
Ora è tutto cambiato. Vado ancora in montagna, torno ancora a casa per riordinare e prepararmi a un nuovo anno scolastico, insomma, le azioni si ripetono ma lo spirito è diverso, eccome se lo è!
Mamma mia, come sono negativa oggi, forse è meglio che la pianti qui altrimenti intristisco tutti, altroché!
Vado a scuola.
sinforosa castoro
sfogarsi fa bene
RispondiEliminaHai ragione principessa claudia, sfogarsi fa bene e come vedi io lo faccio, spudoratamente.
EliminaGrazie
un abbraccio
sinforosa
Ciao Sinforosa,
RispondiEliminanon farti problemi. Siamo qui non solo per leggere ma anche per ascoltare. Abbiamo bisogno tutti di uno sfogo ogni tanto e se serve a farci star meglio ben venga.
A "fine anno", una persona è stanca non solo fisicamente ma anche emotivamente visto che oggi come oggi le cose più semplici diventano difficili per la burocrazia, l'incapacità di farsi ascoltare, le pretese a volte assurde.
Forza e coraggio. Manca poco lle vacanze. Tu pensa che la montagna ti attende. Le camminate, il riposo, quello che preferisci tu.
Un bacione!
Cara Patricia, come vedi ho condiviso più che volentieri le mie stanchezze.
EliminaCome hai ragione. Ho dimenticato che quando ero una giovane maestra molto di quello che adesso dobbiamo fare non ci veniva richiesto e cioè documenti, documenti, documenti all'infinito, e quelli, credimi, snervano.
È vero, fra poco ci saranno le vacanze e so anche di essere una privilegiata e quindi chiedo scusa a tutte quelle persone che le vacanze se le possono solo sognare o che, purtroppo, sono in perenne "vacanza" perché non hanno un lavoro. Scusatemi.
Ciao carissima e grazie mille
sinforosa
Ci credo che sei stanca!! E un bello sfogo ogni tanto ci vuole e poi deve essere il periodo, anche io ho passato un momento così e così, ma grazie a Dio sono solo momenti.
RispondiEliminaCredo che chi da' molto, come fai tu, sia per la tua personalità, sia per il lavoro che fai, a un certo punto "esplode", dare dare dare può prosciugare... ti auguro di riavere in dietro tutte le energie e anche di più quando andrai in montagna. Sono sicura che là sentirai ancor di più la Sua presenza e che ti donerà nuova forza, nonostante le cose siano cambiate e diverse. Un grande abbraccione ♥
È bello e consolante leggere le tue, le vostre parole, grazie Vivy, grazie mille, mi fai sentire coccolata.
EliminaÈ vero quanto dici: sono momenti e bisogna saperli riconoscere, accettare e andare oltre e io vado oltre anche grazie alle tue, vostre, parole.
Grazie carissima e forza e coraggio anche a te, rimaniamo unite nella preghiera che è l'aria dell'anima, senza la quale "quei" momenti diverrebbero ore, giorni, settimane, mesi, anni.
Un abbraccio
sinforosa
Capitano le giornate no, poi passano. Ci sta la stanchezza, non sei wonder woman e come dice nonna Bea "lavorare coi bambini richiede un notevole dispendio di energie".
RispondiEliminaUn abbraccio
Xavier
Hai perfettamente ragione, Xavier, non sono wonder woman, a volte, invece, mi sa che credo di esserlo.
EliminaIl voler sempre tenere sotto controllo tutto, troppo spesso consuma e poi ha ragione la tua nonna.
I bambini, oltre che adorabili monelli, sono un po' vampirelli: succhiano il sangue e tritano le ossa.
Ciao grande uomo
sinforosa