Dopo il racconto e la drammatizzazione della storiella raccontata dalla maestra, Filippo, anni tre, la racconta ai compagni, mimando le situazioni.
Silenzio. Ascoltiamolo.
«C'era un orso, tutto bianco, che è grosso così, e dormiva nella sua tana, che era tutta di ghiaccio perché lui ha la pelliccia e non sente tanto freddo, anche se nevica non sente tanto freddo. E russava: "Rrrr. Rrrr. Rrrr. Rrrr". Poi si sveglia, perché ha fame e dice: " Non c'ho più niente da mangiare, devo andare a prendere una foca" e allora va. Cammina sul ghiaccio, sì perché dove c'è lui c'è tutto il ghiaccio, ma non ha freddo. Con le zampe fa così, ha le zampone e fa così, così, così, cammina e poi si ferma un pochino e poi vede la foca e dice: "Eccola là la foca", allora corre e poi scivola un po', ma non si fa male, perché... perché lui non si fa mai male. Poi fa: "Aaaahmmm!" e mangia tutta la foca e poi è contento perché adesso ha mangiato tutta la foca. Poi ritorna nella sua tana e dorme, perché c'era buio, c'era la notte e doveva dormire, poi alla mattina va ancora a prendere la foca».
E ora... tutti a disegnare.
ahahahah! Bella... fai i complimenti a Filippo da parte mia! :D
RispondiEliminaDovevi vederlo, Vivy, riesci a immaginarlo mentre racconta?
RispondiEliminaNon mancherò di fargli i complimenti.
Buona serata
sinforosa
ho cercato di immaginarlo sì! anche se non sarà mai come vederlo :D
RispondiEliminaGrazie! a presto!!
Sì, hai ragione.
EliminaCiao ciao