«Oggi facciamo un gioco nuovo».
«Sììì... ».
«Allora, adesso, chi vuole dice com'è Sinforosa, va bene? Uno alla volta. Comincia tu».
«È bella».
«Ma, bambini, bella non so, voi dite che è bella, ma altri potrebbero dire che non è bella. Ma com'è? È alta, bassa, magra, grassa, come ha i capelli e gli occhi?».
«È alta e magra e hai i capelli neri e lunghi, lunghi, così».
«Però, qui, (e fa segno) c'hai anche due capelli che brillano».
«Eh sì, bambini, Sinforosa ha anche qualche capello che brilla. Quelli che brillano sono diventati d'argento, è per quello che brillano. E quando i capelli di Sinforosa saranno diventati tutti d'argento, allora sì che sarà bella, vero?».
«Sì, come una principessa».
«Sì, sì, come una principessa. Bambini, e gli occhi di Sinforosa, come sono?».
«C'hai gli occhi neri e a volte metti gli occhiali, quelli piccoli».
«Nooo, quando c'è il sole metti quelli che hanno la magia che diventano scuri».
«E metti il braccialetto, però non sempre. Però hai tanti braccialetti».
«È vero, bambini, a Sinforosa piacciono tanto i braccialetti».
«Quando suonavi la chitarra, ieri, avevi il braccialetto quello giallo».
«E quando balli metti anche il mantello, neh, che vola? Quello blu».
«Hai ragione, a Sinforosa piacciono tanto i mantelli, ho anche quello nero, vi ricordate? E le gonne lunghe».
«Sì, quella da principessa, tutta d'oro e quella tutta bucata».
«Ma quella lì è d'argento».
«Ha ragione Silvio, c'è anche la gonna d'argento e quella tutta colorata».
«E però non ti pitturi nemmeno le unghie e gli occhi, ma mia mamma sì, tu no, però. E non metti neanche il rossetto, mia mamma sì, però».
«È vero, bambini, Sinforosa non mette niente: né lo smalto né il rossetto e nemmeno si trucca gli occhi. Però metto qualcosa sulle labbra».
«Il burro cacao, quello profumato».
«Sì, è vero, lo metti, poi però lo tiri via».
«E perché non ti trucchi? Mia mamma si trucca sempre».
«Perché non mi piace, Giada. E poi non sono capace. Bambini, se Sinforosa mettesse il rossetto e lo smalto colorato sulle unghie e si truccasse gli occhi e magari cambiasse anche il colore dei capelli a voi piacerebbe di più?».
«Ma no-o».
«E, allora, vedete che non serve».
«Però quando giochiamo al gioco dei trucchi tu ti trucchi».
«Sììì, è vero».
«Ti metti tutti i colori in faccia e fai tutte le trecce, anche».
«Sì, quando hai fatto Pippi, avevi le trecce con dentro il filo che le tirava su».
«Ti ricordi ancora, eh? Avete visto, bambini, Carlo si ricorda ancora quando Sinforosa ha fatto Pippi Calzelunghe».
«Mia mamma mi ha detto che però tu non ti metti mai i tacchi».
«Ha ragione la tua mamma, Giada. La tua mamma invece li mette, vero? Alti? Sinforosa no. Eh, bambini, Sinforosa non è capace di camminare coi tacchi alti».
«Ma fa niente, perché poi con i tacchi fai un volo».
«Mi sa di sì, Alice».
«Sì, però mia mamma ce li ha belle le scarpe coi tacchi. Anch'io quando divento grande li metto».
«Certo, tesoro, e tu starai benissimo. Vero che Giada starà benissimo?»...
... E per oggi, basta e avanza.
sinforosa castoro
«Sììì... ».
«Allora, adesso, chi vuole dice com'è Sinforosa, va bene? Uno alla volta. Comincia tu».
«È bella».
«Ma, bambini, bella non so, voi dite che è bella, ma altri potrebbero dire che non è bella. Ma com'è? È alta, bassa, magra, grassa, come ha i capelli e gli occhi?».
«È alta e magra e hai i capelli neri e lunghi, lunghi, così».
«Però, qui, (e fa segno) c'hai anche due capelli che brillano».
«Eh sì, bambini, Sinforosa ha anche qualche capello che brilla. Quelli che brillano sono diventati d'argento, è per quello che brillano. E quando i capelli di Sinforosa saranno diventati tutti d'argento, allora sì che sarà bella, vero?».
«Sì, come una principessa».
«Sì, sì, come una principessa. Bambini, e gli occhi di Sinforosa, come sono?».
«C'hai gli occhi neri e a volte metti gli occhiali, quelli piccoli».
«Nooo, quando c'è il sole metti quelli che hanno la magia che diventano scuri».
«E metti il braccialetto, però non sempre. Però hai tanti braccialetti».
«È vero, bambini, a Sinforosa piacciono tanto i braccialetti».
«Quando suonavi la chitarra, ieri, avevi il braccialetto quello giallo».
«E quando balli metti anche il mantello, neh, che vola? Quello blu».
«Hai ragione, a Sinforosa piacciono tanto i mantelli, ho anche quello nero, vi ricordate? E le gonne lunghe».
«Sì, quella da principessa, tutta d'oro e quella tutta bucata».
«Ma quella lì è d'argento».
«Ha ragione Silvio, c'è anche la gonna d'argento e quella tutta colorata».
«E però non ti pitturi nemmeno le unghie e gli occhi, ma mia mamma sì, tu no, però. E non metti neanche il rossetto, mia mamma sì, però».
«È vero, bambini, Sinforosa non mette niente: né lo smalto né il rossetto e nemmeno si trucca gli occhi. Però metto qualcosa sulle labbra».
«Il burro cacao, quello profumato».
«Sì, è vero, lo metti, poi però lo tiri via».
«E perché non ti trucchi? Mia mamma si trucca sempre».
«Perché non mi piace, Giada. E poi non sono capace. Bambini, se Sinforosa mettesse il rossetto e lo smalto colorato sulle unghie e si truccasse gli occhi e magari cambiasse anche il colore dei capelli a voi piacerebbe di più?».
«Ma no-o».
«E, allora, vedete che non serve».
«Però quando giochiamo al gioco dei trucchi tu ti trucchi».
«Sììì, è vero».
«Ti metti tutti i colori in faccia e fai tutte le trecce, anche».
«Sì, quando hai fatto Pippi, avevi le trecce con dentro il filo che le tirava su».
«Ti ricordi ancora, eh? Avete visto, bambini, Carlo si ricorda ancora quando Sinforosa ha fatto Pippi Calzelunghe».
«Mia mamma mi ha detto che però tu non ti metti mai i tacchi».
«Ha ragione la tua mamma, Giada. La tua mamma invece li mette, vero? Alti? Sinforosa no. Eh, bambini, Sinforosa non è capace di camminare coi tacchi alti».
«Ma fa niente, perché poi con i tacchi fai un volo».
«Mi sa di sì, Alice».
«Sì, però mia mamma ce li ha belle le scarpe coi tacchi. Anch'io quando divento grande li metto».
«Certo, tesoro, e tu starai benissimo. Vero che Giada starà benissimo?»...
... E per oggi, basta e avanza.
Sinforosa, in una delle tante libere interpretazioni |
sinforosa castoro
Ogni tanto vengo a "decrescere" qui!...ché sempre e solo crescere fa male!
RispondiEliminaCiao Sinfa!
Jacopo
Lo penso anch'io, Jacopo, lo penso anch'io.
EliminaHo avuto un Jacopo, una volta, che, a tre anni, alla domanda:«Chi sono io?», mi rispondeva con un sorriso che andava da orecchio a orecchio: «Sinforooosa».
Ciao Jacopo
sinforosa
Che bel dialogo, bella lezione di sociologia comportamentale e ..."istigazione alla critica"...(nel senso più positivo assoluto, ovviamente, non fraintendermi) a parte gli scherzi... una bella induzione all'osservazione e alla critica costruttiva (con ironia). Ma i bambini quanti anni hanno? Non ricordo se ho letto a che classe insegni. Che brava insegnante che devi essere...
RispondiEliminaCiao.
Io insegno in una scuola d'infanzia perciò i miei bimbi vanno dai tre ai sei anni, è per questo che è bello vedersi attraverso i loro occhi, perché sono occhi puri, ancora, e meno male.
EliminaCome dicevo a un amico in un commento su google+, è un gioco che fa capire molte cose a noi adulti, ci fa capire come quel bimbo ci percepisce, potrebbero farlo benissimo anche mamma e papà e scoprirebbero cose interessanti. Di fatto noi a scuola lo facciamo e, credimi, ne escono delle belle; a volte anche delle "brutte", ma sempre interessanti.
Ciao Pino e grazie per la visita
sinforosa
i tuoi bambini ti adorano :)
RispondiEliminaCerto è che mi danno tanto amore, più di quello che io riesco dare a loro.
EliminaCiao e grazie principessa Claudia
sinforosa
Anch'io come Jacopo vengo a godermi un momento di infanzia e serenità, ormai così lontaane nel tempo.
RispondiEliminaComunque, signora maestra,, posso partecipare anch'io al tuo giochetto? Posso dirti come ti vedo? Non fisicamente, però.
Ti immagino come una persona che in mezzo ai bimbi trova serenità perchè sa che sono il nostro oggi e il nostro domani. Una
persona che della sua professione di insegnante ha fatto arte e la trasmette a questi suoi piccoli ometti e donnine del futuro.
Bello avere una maestra come! Fortunati loro!
Ciao Patri
Cara Patricia hai colto nel segno.
EliminaCon i bambini mi sento a mio agio - che sia rimasta un po' indietro e non sia cresciuta? - e loro lo sentono, è inevitabile, come sentono ogni moto dell'anima di chi sta loro accanto. Mica per niente il "mestiere" di mamma, per esempio, è il più difficile del mondo.
Il bambino sente la disponibilità, la chiusura, l'apertura, la fermezza, la sicurezza, l'ansia, e chi più ne ha più ne metta, di chi gli sta accanto. E ovviamente, quanto più la persona che gli è accanto è importante per loro, tanto più è necessario sapere che il bambino "sente", che ha questo fiuto e che di conseguenza risponde.
Sinforosa è immediata, non bada a preamboli, incoraggia, corregge, castiga, abbraccia, bacia, racconta, spiega, si apre e si muove... un po' come loro, e loro restano esterrefatti dal non essere trattati come dei bambolotti bensì come persone, persone in crescita, certo, ma sempre persone.
Ciao e grazie
sinforosa
Ed è giusto che vengano trattati così! Sono futuri adulti non bambole.
EliminaUn bacione a te e a loro
Già, Particia, è proprio così, ma fallo capire a chi vezzeggia i bambini trattandoli da bambolotti un po' stupidi!
EliminaCiao carissima
sinforosa
Ebbene sì, Valeria, lo ammetto, ho una serie di gonne lunghe e mantelli.
RispondiEliminaA scuola ricicliamo tutto e una cara collega, sapendo che adoro le drammatizzazioni, mi ha cucito una gonna color argento da una rete di supermercato, la indosso con il mantello e non ti dico che figurona!...
E quando si gioca a drammatizzare... viiia a balli, canzoni e suonate di chitarra.
Ciao e grazie
sinforosa
sinforosa
La scuola dell'infanzia non è solo gioco e divertimento. A scuola si imparano tanti concetti che stanno alla base degli insegnamenti futuri, non credi, maestra Sinforosa?
RispondiEliminaMaestra Giulia
Ciao maestra Giulia e benarrivata.
EliminaHo pensato di risponderti con un post, spero ti piaccia.
ciao ciao
sinforosa
Che bello aver letto come ti vedono i bambini! Mi sarebbe piaciuta una maestra come te, non che non ne abbia una del cuore, ma tu secondo me sei "magica" un bell'esempio per la crescita di questi piccoli ometti!
RispondiEliminaEbbene sì, sono magica... sono una strega (hai letto il post: la mia maestra è una strega? Te lo consiglio).
EliminaCiao Vivy e grazie
sinforosa