«Maestra, il mio bambino viene a casa pieno di sabbia».
«Maestra, il mio bambino ha preso la febbre della sabbia».
«Maestra, il mio bambino ha la sabbia anche in testa».
«Maestra, tutte le sere devo lavarla da capo a piedi».
«Maestra, cos'è quel segnetto sulla fronte?».
«Maestra il mio bambino mi ha detto che lo picchiano tutti».
Mamma mia, che pazienza! No, non con i piccoli, quello si sa, con mamme e papà apprensivi, perfezionisti, precisi, scrupolosi fino allo sfinimento.
Allora, i bambini stanno all'interno dei locali scolastici e di casa mesi e mesi e ora che il tempo lo permette, finalmente, si esce in giardino. Le maestre osservano, richiamano, non una, due, tre, quattro, dieci, cento volte al giorno questo, quello e quell'altra perché rispettino le regole: non si lancia la sabbia, non si va in giro con legni, non si spinge, non si lanciano sassi, anche di piccole dimensioni, rametti, giochi, non si entra nei locali della scuola senza chiederlo alle maestre, non si va al cancello, non si tolgono le scarpine eccetera eccetera. Nonostante ciò, tuttavia, può accadere che un bimbo o una bimba se ne torni a casa con un graffietto, un'abrasione o un po' di sabbia addosso... eh pazienza!
Al rientro in aula per prima cosa si scuote tutta la sabbia che si ha addosso, ci si lava per bene le mani, magari anche la faccina. La maestra pulisce alla belle-meglio la testa, i vestitini e poi si è pronti per ricevere i genitori; e quelli che dicono? Anziché essere contenti che i propri figli facciano esperienze dirette a contatto con la natura si lagnano per un po' di sabbia che entrerà in casa. Genitori, il gioco all'aperto non solo è salutare per il corpo, ma anche per la mente. Permette ai vostri figli di sperimentare, di immaginare, di creare con quattro rametti e un po' di margheritine e terra una torta fantastica da donare alle maestre. Permette di correre, arrampicarsi, scivolare, percepire fra le mani la morbidezza dell'erba, la compattezza della terra, la friabilità dei granelli di sabbia. Permette di osservare formiche, farfalle, ragnetti, uccellini. Permette di affinare l'odorato, di riconoscere, dal vero, i colori, insomma genitori se anche viene a casa con un graffietto o con un po' di sabbia smettetela di lamentarvi e siate contenti per loro.
sinforosa castoro
«Maestra, il mio bambino ha preso la febbre della sabbia».
«Maestra, il mio bambino ha la sabbia anche in testa».
«Maestra, tutte le sere devo lavarla da capo a piedi».
«Maestra, cos'è quel segnetto sulla fronte?».
«Maestra il mio bambino mi ha detto che lo picchiano tutti».
Mamma mia, che pazienza! No, non con i piccoli, quello si sa, con mamme e papà apprensivi, perfezionisti, precisi, scrupolosi fino allo sfinimento.
Allora, i bambini stanno all'interno dei locali scolastici e di casa mesi e mesi e ora che il tempo lo permette, finalmente, si esce in giardino. Le maestre osservano, richiamano, non una, due, tre, quattro, dieci, cento volte al giorno questo, quello e quell'altra perché rispettino le regole: non si lancia la sabbia, non si va in giro con legni, non si spinge, non si lanciano sassi, anche di piccole dimensioni, rametti, giochi, non si entra nei locali della scuola senza chiederlo alle maestre, non si va al cancello, non si tolgono le scarpine eccetera eccetera. Nonostante ciò, tuttavia, può accadere che un bimbo o una bimba se ne torni a casa con un graffietto, un'abrasione o un po' di sabbia addosso... eh pazienza!
Al rientro in aula per prima cosa si scuote tutta la sabbia che si ha addosso, ci si lava per bene le mani, magari anche la faccina. La maestra pulisce alla belle-meglio la testa, i vestitini e poi si è pronti per ricevere i genitori; e quelli che dicono? Anziché essere contenti che i propri figli facciano esperienze dirette a contatto con la natura si lagnano per un po' di sabbia che entrerà in casa. Genitori, il gioco all'aperto non solo è salutare per il corpo, ma anche per la mente. Permette ai vostri figli di sperimentare, di immaginare, di creare con quattro rametti e un po' di margheritine e terra una torta fantastica da donare alle maestre. Permette di correre, arrampicarsi, scivolare, percepire fra le mani la morbidezza dell'erba, la compattezza della terra, la friabilità dei granelli di sabbia. Permette di osservare formiche, farfalle, ragnetti, uccellini. Permette di affinare l'odorato, di riconoscere, dal vero, i colori, insomma genitori se anche viene a casa con un graffietto o con un po' di sabbia smettetela di lamentarvi e siate contenti per loro.
Leggere questo post mi ha portato indietro di . . . di . . . vabbè!
RispondiEliminaTanti anni !
Ricordo una foto del mio secondogenito Luca arrampicato su un albero del giardino dell'asilo e la sua faccia sorridente e felice (sembrava dire io sono forte !).
Brava maestra SINFOROSA !
Brave maestre !
Oh, finalmente una mamma che non si lamenta e che in queste parole rivede i bei tempi andati, quando il suo bimbo "piccolo" si divertiva un mondo. Grazie mille a risentirci
Eliminasinforosa
Bei ricordi dei tempi passati!
RispondiEliminaUn graffietto? A volte anche un bollo ma si sa che i bambini sono bambini. Non riescono ancora a regolare la loro forza.
Ma ho fatto piano piano.... sì, talmete piano che l'altro è caduto.
E allora? Quando eravamo bambini noi cosa facevamo? Nè più nè meno che le stesse cose. Stessi giochi, stesse litigate, stesse cadute, stessi lividi... ripeto E allora? Siamo cresciuti e divenuti adulti lo stesso.
Se imparassimo (noi genitori) che i bambini hanno il sacrosanto diritto di giocare e sporcarsi, di cadere e ralzarsi forse riusciremmo a farne adulti più coscienti e resposabili.
Continuiamo a prendere sempre le loro parti, a evitare loro ogni pericolo e poi... poi però nnon lamentiamoci!
Fate benissimo voi! Quando si può e se c'è la possibilità, i bambini stano benissimo all'aria aperta!
Ciao!
Se i genitori la pensassero così non dovremmo ogni giorno sentire certe frasi che ci fanno accapponare la pelle. Lasciamoli giocare, 'sti poveri bambini.
EliminaCiao e grazie Patricia.
sinforosa
Cara maestra come ti capisco,io ero maestra della scuola primaria.Porta pazienza che tra poco arrivano le vacanze,stammi bene collega.
RispondiEliminaGrazie mille collega per la partecipazione a queste stufaggini inutili. Evviva i bambini che giocano all'aperto. Ho dato una sbirciatina al tuo blog e mi sono unita volentieri.
Eliminaciao ciao e a risentirci
sinforosa