Stavo parlando con una cara persona a cui voglio bene e ci si domandava come mai una frase di sole tre parole, semplice come acqua di sorgente: ti voglio bene, si faccia sempre più fatica a pronunciarla.
Per quale motivo si ha come una sorta di pudore a dire: ti voglio bene? Eppure basterebbe davvero poco per superare questo blocco. Ma cosa significa questa semplice frase?
Ti voglio bene, voglio il tuo bene. Insomma, non è altro che un programma di amore, che include, ovviamente, attenzione, rispetto, condivisione di gioie e sofferenze, senza dimenticare un pizzico di ironia e una manciata abbondante di allegria.
sinforosa castoro
Che bella cosa, e quanto è vero sopratutto
RispondiEliminaGià.
EliminaBuona fine di domenica, Massimiliano.
sinforosa
Cara Sinforosa, che bel pensiero!!! sai dire ti voglio bene è bello!
RispondiEliminaCiao e buon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
È bello, Tomaso, ma è una frase un po' in disuso, purtroppo.
EliminaBuona fine di domenica a te.
sinforosa
Perché l'amore è provvisorio e "ti voglio bene" diventa troppo impegnativo.
RispondiEliminaCiao sinforosa.
È probabile, Gus, oggigiorno si ha paura anche dei sentimenti più belli.
EliminaBuona serata di domenica.
sinforosa
Hai proprio ragione cara Sinforosa.
RispondiEliminaBisognerebbe dirla più spesso.
Perché è una frase che dice tanto e dirla o riceverla scalda il cuore.
Un abbraccio
Maria
Hai detto bene, Maria, dirla e riceverla scalda il cuore.
EliminaUn abbraccio.
sinforosa
Forse non siamo più capaci a guardarci dentro, a capirci e di conseguenza non troviamo quelle 3 parole dentro di noi
RispondiEliminaBuon fine settimana!
O forse le diamo per scontate sia nell'offrirle che nel riceverle e invece...
EliminaUn abbraccio, Patricia.
sinforosa
Siamo arrivati al TVB, oppure -ancora più clamoroso- ai cuoricini. Consolati Sinforò, c'è una coppia di parole che viene usata sempre meno oppure solo in certi momenti che scorrono più veloci di tutti: ti amo.
RispondiEliminaSempre più spesso si usa solo nella foga dell'orgasmo, quando lei è l'unica donna al mondo e lui l'unico uomo.
Poi c'è chi si gira dall'altra parte, chi si accende una sigaretta, chi beve una bibita gelata, chi un attimo dopo già ronfa. E il "ti amo"? Rimandato al prossimo orgasmo.
Quel che è pegio siamo noi uomini a farne il maggior uso, le donne molto meno.
In quel caso sarebbe opportuno non pronunciarle in quanto risultano un po' "inquinate". Bisogna avere il coraggio di dirle a sangue freddo e guardando l'altro negli occhi.
EliminaCiao Vincenzo e buona fine di serata domenicale.
sinforosa
Ha ragione Gus.. un ti voglio bene è più impegnativo dei ti amo strappati tra i sudori delle lenzuola.
RispondiEliminaUn ti voglio bene è consapevole, e presuppone impegno vero. Reale. E qui ci vogliamo tutti sempre meno bene. Anche noi stessi.
Concordo, Franco.
Eliminasinforosa