Gironzolando di qua e di là si leggono davvero dei bei post e proprio questi due post mi hanno suggerito una riflessione e una rilettura di due atteggiamenti comuni a molte persone: il sorriso e il pianto.
Patrica ci mette in guardia dal giudicare le apparenze: un sorriso è veramente tale o nasconde una sofferenza? Mentre Gus, in questo post, ci parla del pianto.
Andando un po' più a fondo e partendo dal pianto.
Seneca diceva che Non c'è motivo più grande per piangere del non poter piangere.
sinforosa castoro
Patrica ci mette in guardia dal giudicare le apparenze: un sorriso è veramente tale o nasconde una sofferenza? Mentre Gus, in questo post, ci parla del pianto.
Andando un po' più a fondo e partendo dal pianto.
Seneca diceva che Non c'è motivo più grande per piangere del non poter piangere.
- Il pianto stimola le endorfine nel cervello, ormoni che alleviano il dolore e donano pace e rilassamento.
- Chi non teme di piangere è una persona certamente più libera da quei condizionamenti socio-culturali che indicano nel pianto un punto di debolezza.
- Chi piange è una persona che lascia libertà alle proprie emozioni, non le reprime, non le nasconde, non si vergogna di provare tristezza/paura/angoscia.
- Col pianto il soggetto si mette a nudo. È un modo implicito per chiedere aiuto.
Il sorriso, invece, può essere davvero segno di serenità e benessere, ma anche di sofferenza trattenuta, di sofferenza mascherata per un senso di disagio, di pudore ed è ovvio che un sorriso del genere non farà altro che tenere alla larga coloro che invece potrebbero aiutare.
- C'è chi preferisce mascherare la propria sofferenza, il proprio disagio perché non riesce a individuare qual è il proprio disagio.
- C'è chi lo maschera per un senso di vergogna. (quante persone ancor oggi non vogliono far trapelare uno stato di depressione, di malessere psicologico).
- C'è chi lo fa per non preoccupare i propri cari.
- C'è chi sfugge al malessere caricandosi di lavoro e lavoro e lavoro.
Tutti questi atteggiamenti non fanno che "coprire", "accantonare" le emozioni negative, che non scompaiono per magia da sole e che prima o poi vengono a galla, e allora bisognerà guardarle in faccia apertamente per poterle riconoscerle, accettarle e risolvere.
sinforosa castoro
Ottimo post Sinforosa.
RispondiEliminaHai detto verità inconfutabili.
Piangere stanca ma alla fine fa sentire un po' meglio. Sorridere se di sorriso reale e sincero si tratta dà lo stesso risultato ma senza stancare.
Purtroppo, però, al giorno d'oggi ci sono poche persone disposte a capire e ammettere che un'altra persona possa provare dolore. Manca troppo spesso la voglia di comprendere o almeno cercare di farlo. Mettersi nei panni altrui non è semplice ma buttare in un angolo il dolore di terzi e riderci sopra è da disgraziati.
Eppure quanti sono a farlo? Quanti se ne fregano delle sofferenze atrui?
A me è capitato di sentir dire: piange perchè ha il cancro (curabile per fortuna!) ma che pìange a fare? Tanto ormai per quello che le resa da vivere...
Giuro che mi sono allontanata perchè non gliene avrei dee quattro ma gliene avrei date otto e anche di più.
Ecco! Forse questo è anche uno dei motivi per cui a volte c'è chi sorride quando avrebbe voglia di disperarsi. Non per nascondere a se stessa la verità (l'amica in questione la conosceva benissimo) ma per non farsi prendere per i fondelli da un'insensibile (e sono buona a casa tua) di tale risma.
Con gli anni e le esperienze di vita, molte triste e nient'affatto piacevoli, ho imparato che nessuno va giudicato a priori. Nessuno va giudicato punto e basta.
Ciao stella, buon fine settimana
Altre sfaccettature dell'argomento, grazie per il contributo. Concordo: evitare giudizi.
EliminaBuona calda serata.
sinforosa
Dimenticavo! Grazie per la citazione! :*)
RispondiEliminaGrazie a te per lo spunto.
EliminaCiao ciao.
sinforosa
Cara Sinforosa, una cosa molto interessante, il riso e il pianto!!!
RispondiEliminaChe non a mai pianto non sa cosa vuol dire amare, e che ride è perché conosce la felicità, questo è quello che penso, io.
Ciao e bon fine settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso per le tue parole dirette, semplici e vere.
RispondiEliminaBuona serata.
sinforosa
Interessante il tuo post. Io sono una persona che sorride molto..per dovere al lavoro e per piacere nella vita privata. Mi piace vedere le persone sorridere. Piangere piango poco..solo quando sto davvero male. Buona serata
RispondiEliminaGrazie Francesca, quello che dici è vero; quanto si sorride per dovere!
RispondiEliminaGrazie del tuo passaggio, ti aspetto ancora. Buona domenica.
sinforosa
"Non c'è motivo più grande per piangere del non poter piangere".
RispondiEliminaVero. Io sono una vittima di questa situazione. E' un processo chimico bloccato dalla ragione. Inoltre, basta qualche lacrima e mi scoppia un terribile mal di testa.
Dovresti riuscire a sbloccare quella ragione che la fa da padrona.
EliminaBuona domenica, Gus.
sinforosa
Perdonami ma il tuo post sembra sottolineare soprattutto il sorriso finto, quello per nascondere, quello fasullo, quello che mimetizza sofferenza.
RispondiEliminaSicuramente è un aspetto, ma c'è tanta gente che sorride davvero. Sorride perché il sorriso è un'arma micidiale, la migliore.
Ed è la stessa gente che piange serenamente quando si commuove, quando ne ha bisogno.
Sorrisi e lacrime esistono. C'è anche ipocrisia attorno a loro, come chi ne fa uso smodato come Veltroni nel suo ultimo film. La realtà è che dovremmo farne molto più uso. Siamo tutti troppo legati nel nostro mondo, timorosi di offrire segni di debolezza, di resa. Dovremmo essere più naturali. Come siamo stati creati, e non come avremmo voluto essere stati creati, dal Dio a nostra immagine che veneriamo.
Grazie mille Franco per questo ulteriore contributo all' argomento. Concordo, dovremmo sbloccarci ed essere più, io direi, come i bambini che, generalmente, non tutti, purtroppo , piangono e ridono ogni volta che sentono sorgere in loro queste due naturalissime emozioni.
RispondiEliminaBuona giornata.
sinforosa
Ecco.. come i bambini. E non c'è nulla di più lontano dal bambino che un uomo adulto.
EliminaPurtroppo.
Eliminasinforosa