Domani, mercoledì delle Ceneri (la cenere, frutto del fuoco che arde, è simbolo della purificazione e di rimando al nostro corpo che, dopo la morte, diventerà polvere, ma polvere in attesa di risurrezione), inizierà il tempo di Quaresima. Tempo proficuo per tagliare in noi tutti quei rami secchi che ci allontanano da Dio. Tempo di carità e penitenza, anche se Gesù ci mette in guardia da penitenze fatte senza la vera conversione del cuore: "anche gli ipocriti digiunano, anche gli ipocriti fanno la carità" (Mt. 6,1-6.16-18).
Nel Vangelo delle due domeniche scorse il Signore ci dà delle indicazioni. - In Luca 6,27-38 il Signore ci indica ciò che per Lui conta davvero, in poche parole "gli obiettivi" da raggiungere.
- In Luca 6, 39- 45 ci indica la metodologia da seguire.
La conversione non è un atto che avviene una volta per tutte, ma è un dinamismo, è sempre in divenire, sempre se noi lo vogliamo, perché il Signore non obbliga nessuno a vivere la pienezza dalla vita già da quaggiù.
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