I bambini sono il nostro futuro e la ragione più profonda per conservare e migliorare la vita
comune sul nostro pianeta. Sono espressione di un mondo complesso e inesauribile, di energie,
potenzialità, sorprese e anche di fragilità che vanno conosciute, osservate e accompagnate con
cura, studio, responsabilità e attesa. Sono portatori di speciali e inalienabili diritti, codificati
internazionalmente, che la scuola per prima è chiamata a rispettare.
I bambini giungono alla scuola dell’infanzia con una storia: in famiglia, al nido di infanzia o
alla sezione primavera hanno imparato a muoversi e ad entrare in contatto con gli altri con
livelli crescenti, ma ancora incerti, di autonomia; hanno sperimentato le prime e più importanti
relazioni; hanno vissuto emozioni ed interpretato ruoli attraverso il gioco e la parola;
hanno intuito i tratti fondamentali della loro cultura, hanno iniziato a porsi domande di
senso sul mondo e la vita.
Ogni bambino è, in sé, diverso ed unico e riflette anche la diversità degli ambienti di provenienza
che oggi conoscono una straordinaria differenziazione di modelli antropologici
ed educativi, che comprendono famiglie equilibrate e ricche di proposte educative accanto
ad altre più fragili e precarie; una presenza genitoriale sicura ma anche situazioni diverse di
assenza; il rispetto per chi è bambino insieme al rischio della frettolosità e del precoce coinvolgimento
nelle dinamiche della vita adulta.
I bambini sono alla ricerca di legami affettivi e di punti di riferimento, di conferme e di
serenità e, al contempo, di nuovi stimoli emotivi, sociali, culturali, di ritualità, ripetizioni,
narrazioni, scoperte.
La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media, dei quali spesso già fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo; e sull'esistenza di altri punti di vista. La scuola dell’infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati, nell'avventura della conoscenza. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica.
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione.
sinforosa castoro
La scuola dell’infanzia si presenta come un ambiente protettivo, capace di accogliere le diversità e di promuovere le potenzialità di tutti i bambini, che fra i tre e i sei anni esprimono una grande ricchezza di bisogni ed emozioni, che sono pronti ad incontrare e sperimentare nuovi linguaggi, che pongono a se stessi, ai coetanei e agli adulti domande impegnative e inattese, che osservano e interrogano la natura, che elaborano le prime ipotesi sulle cose, sugli eventi, sul corpo, sulle relazioni, sulla lingua, sui diversi sistemi simbolici e sui media, dei quali spesso già fruiscono non soltanto e non sempre in modo passivo; e sull'esistenza di altri punti di vista. La scuola dell’infanzia riconosce questa pluralità di elementi che creano tante possibilità di crescita, emotiva e cognitiva insieme, per far evolvere le potenzialità di tutti e di ciascuno, creare la disponibilità nei bambini a fidarsi e ad essere accompagnati, nell'avventura della conoscenza. La scuola promuove lo star bene e un sereno apprendimento attraverso la cura degli ambienti, la predisposizione degli spazi educativi, la conduzione attenta dell’intera giornata scolastica.
Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione.
sinforosa castoro
Tutte parole sante!
RispondiEliminaChe bella la nuova intestazione pasquale Sinforosa!
Un abbraccione Maria
Vero?
EliminaGrazie per i complimenti per l'intestazione, i bambini hanno realizzato questo bellissimo "poster", poi a Pasqua cambierà.
Ciao ciao
sinforosa
Cioa Sinforosa, condivido e mando un po' in giro il tuo post :)))
RispondiEliminaInformazione giusta e doverosa.
Grazie a te per l'interessamento e la divulgazione. Nei prossimi giorni l'argomento continuerà.
EliminaCiao ciao
sinforosa
È proprio vero che ogni bambino è a sé. Per ciascuno un percorso ad hoc.
RispondiEliminaHai ragione, il mio è un lavoro impegnativo e a volte poco considerato, invece!
Ciao ciao
sinforosa