Il post di Gus mi ha suscitato questa domanda.
Quali sono gli ingredienti per una buona e costruttiva relazione? Ovviamente le variabili sono infinite, ma, scava, scava, scava, ciò che è indispensabile è l'aver acquisito una certa maturità.
Sembra un ingredientie a portata di mano di tutti, ma è veramente così?
La maturità implica la capacità di accettare sé stessi, con i propri limiti e difetti, significa abituarsi a riflettere su sé stessi.
Significa pensare prima di agire (l'esatto opposto di ciò che fa il bambino, che prima agisce e poi pensa).
Significa essere in grado di guardarsi dentro, di mettere in discussione il proprio modo di essere, di pensare, di vedere le realtà quotidiane; non per niente secondo gli antichi filosofi della Grecia l'inizio della maturità era, appunto, la conoscenza di sé.
Chi non è in grado di compiere queste azioni difficilmente sarà capace di entrare in relazione con gli altri e portare avanti un rapporto sincero, trasparente, sereno, schietto e, soprattutto, costruttivo.
L'altro è altro da me. Solo se c'è questa consapevolezza c'è possibilità di condurre una sana relazione improntata al rispetto, al confronto e al dialogo reciproco.
sinforosa castoro
Quali sono gli ingredienti per una buona e costruttiva relazione? Ovviamente le variabili sono infinite, ma, scava, scava, scava, ciò che è indispensabile è l'aver acquisito una certa maturità.
Sembra un ingredientie a portata di mano di tutti, ma è veramente così?
La maturità implica la capacità di accettare sé stessi, con i propri limiti e difetti, significa abituarsi a riflettere su sé stessi.
Significa pensare prima di agire (l'esatto opposto di ciò che fa il bambino, che prima agisce e poi pensa).
Significa essere in grado di guardarsi dentro, di mettere in discussione il proprio modo di essere, di pensare, di vedere le realtà quotidiane; non per niente secondo gli antichi filosofi della Grecia l'inizio della maturità era, appunto, la conoscenza di sé.
Chi non è in grado di compiere queste azioni difficilmente sarà capace di entrare in relazione con gli altri e portare avanti un rapporto sincero, trasparente, sereno, schietto e, soprattutto, costruttivo.
L'altro è altro da me. Solo se c'è questa consapevolezza c'è possibilità di condurre una sana relazione improntata al rispetto, al confronto e al dialogo reciproco.
sinforosa castoro
Sinforosa, serve anche la capacità di dire: io non la penso così.
RispondiEliminaCiao.
Eccome. Conoscersi per poi rispettare l'altro non significa affatto annullarsi.
Eliminasinforosa
Cara Sinforosa, non potevi spiegare meglio cosa è l saper rispettarsi a vicenda il resto viene da solo.
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Grazie Tomaso. Tu nella tua lunga vita sei allenatissimo in questo genere di cose.
EliminaBuona serata.
sinforosa
Ma non è vero, dai! Proprio tu che ti metti sempre nei panni degli altri. Grande Valeria.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti voi.
sinforosa
Pienamente d'accordo. E conoscersi e accettare l'altro vuol dire anche trovare una strada comune che vada bene a tutti e due e rispetti entrambi.
RispondiEliminaUn abbraccio
Maria
Sì, Maria, dovremmo tutti sforzarci di trovare vie comuni, nel rispetto della diversità di ciascuno.
EliminaBuona serata.
sinforosa