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domenica 3 marzo 2013

Il linguaggio Grafico-Figurativo nel bambino/a dai tre ai sei anni. Parte I°

PARTE PRIMA

Alcuni semplici e sintetici post sull'evoluzione del linguaggio grafico figurativo nel bambino/a per meglio comprendere i disegni dei nostri bambini.
L'uomo comunica con il suo ambiente per mezzo di: Gesti, Parole, Suoni e Rumori e Disegni.
                                                                                                                     

I gesti sono un linguaggio Gestuale.
Le parole sono un linguaggio Verbale.
I suoni e rumori sono un linguaggio Musicale.
I disegni sono un linguaggio Grafico-Figurativo.

1° Stadio  = Stadio dello SCARABOCCHIO
Definizione giusta se si considera il tipo di disegno!... Ma un'analisi attenta ci porta a scoprire che lo scarabocchio è la "base" del linguaggio grafico-figurativo.
In questo stadio il bambino/a non ha bisogno d'essere incoraggiato da adulti; disegna spontaneamente con moltissimo entusiasmo e il movimento gli dà gioia: "Gioia del movimento".
Ogni scarabocchio rispecchia precisi movimenti che il bambino via via scopre.

DISEGNO N. 1: GROVIGLIO PRIMITIVO


La spalla-il braccio-la mano si muovono sul foglio e lasciano la traccia.
Il movimento è ampio e circolare, il bambino/a ha bisogno di fogli grandi.
                                           
DISEGNO N. 2: CROCE PRIMITIVA


Il movimento è più controllato e si svolge in due direzioni: verticale- orizzontale.

DISEGNO N. 3: LINEA A ZIG - ZAG


Movimento sempre più controllato e padroneggiato. La linea non rappresenta oggetti, fatti, anche se il bambino/a tenta di verbalizzarla: «Ho fatto la strada... Ho fatto... ».
Continua...
sinforosa castoro
PARTE SECONDA


Continuiamo nel nostro discorso sul linguaggio Grafico-Figurativo dei nostri bambini.
                                             2° Stadio = STADIO ESPRESSIVO
La successiva distinzione
Spalla-Bracciomano
Spalla-Braccio-Mano
Spalla-Braccio-Mano-Dita, consente al bambino/a di fare movimenti sempre meno necessariamente ampi, più controllati e di esprimersi, quindi, anche su fogli di formato ridotto.
Nei disegni il bambino/a è impegnato a elaborare forme espressive corrispondenti a oggetti  persone che conosce o a fatti che ha vissuto o che immagina.

La linea, chiudendosi, segna dei limiti alla superficie di tutto il foglio. Abbiamo così lo sfondo.

DISEGNO N. 4: FORME CHIUSE


Dalla tendenza a compiere movimenti curvilinei, nasce la forma circolare.

DISEGNO N. 5: FORME CIRCOLARI



Dalla tendenza a compiere movimenti circolari, nasce la forma quadrata.

DISEGNO N. 6: FORME QUADRATE

                                                               
La forma chiusa, con opportuni particolari fa pensare a qualcosa.
                                                         
DISEGNO N. 7: FORMA CHIUSA CON SIGNIFICATO


La forma circolare si unisce a quella quadrata, i particolari sono sempre più numerosi
                                                           
DISEGNO N.8: L'UOMO "GIRINO"

Particolari...

DISEGNO N. 9
                                             
Sempre più particolari... Il bambino/ ha raggiunto la distinzione Mano-Dita.
Il disegno è sempre più particolareggiato e si fa tanto più ricco quanto maggiori sono le esperienze che il bambino/a vive

DISEGNO N. 10: SEMPRE PIU' PARTICOLARI

   

PARTE TERZA  


1° È necessario renderci conto come funziona la mente del bambino/a nel linguaggio Grafico-Figurativo.
Facciamo un semplice esempio, quello di una bambina che incontra un cagnolino.
- La bambina vede o "percepisce" il cane.
- La bambina percepisce il cane come animale buono e nella sua mente immagina di essere amica del cane.
- Il cane non c'è più.
- La bambina disegnerà quello che ricorda vagamente dell'incontro con il cane.
Il disegno che noi vediamo, quindi, non è altro che un insieme di ricordi sfocati di "percezioni", rispetto alle quali ha perso in chiarezza.
Attenzione:
È bene ricordare che la rappresentazione (il disegno) è sempre un fatto nuovo e di conseguenza non ripete mai esattamente la percezione o lo stato d'animo.

2° È necessario renderci conto delle difficoltà che il bambino/a deve affrontare.
- Difficoltà percettive: Il bambino/a quando si troverà di fronte a una casa la percepisce in blocco, poi distinguerà la porta, la finestra, il tetto.
- Difficoltà motorie: dal momento in cui la spalla, il braccio, la mano, le dita sono una sola cosa... via via il bambino/a le distinguerà.
La capacità di controllare i movimenti è legata a questo processo di distinzione.
Attenzione: 
Tanto più l'adulto accentua il carattere estetico nel disegno (disegno"pulito" "ordinato"), tanto più c'è uniformità, conformismo. Manca cioè l'espressione personale, (De Bartolomeis), la creatività, aggiungo io.

3° È necessario liberarci dai pregiudizi, nel senso di dare valutazioni agli elaborati dei bambini: "bello... brutto".
- Il problema non è quello di fare del bambino/a un "Artista", ma metterlo nella condizione di comunicare realmente con il suo ambiente anche attraverso il disegno
Specie nella fase dello scarabocchio il bambino/a ha bisogno di "sporcarsi", sono utili in questa fase pitture, acquerelli, pennarelli a punta grossa che danno maggiori soddisfazioni.
Sotto vediamo varie tipologie di disegni.











sinforosa castoro


5 commenti:

  1. Carissima i tuoi post sono molto interessanti, erano anni che cercavo informazioni sul disegno dei bambini. Ti seguirò davvero con piacere in questa bellissima scoperta!Grazie di avermelo ricordato!

    RispondiElimina
  2. Cara Federica i miei post sull'argomento sono proprio all'osso, desidero dire poche cose ma che siano chiare e verificabili da voi mamme, spero di riuscire. Se trovi che i post siano utili, per favore, passaparola ad altre mamme.
    A ogni modo, in libreria ci sono parecchie pubblicazioni sul disegno infantile.
    ciao e un bacetto alla piccola.
    sinforosa castoro

    RispondiElimina
  3. E fai bene, sono segni della loro età migliore e della loro crescita. Un bacio a Michelle.
    sinforosa

    RispondiElimina
  4. che bello questo post! Ricordo che mi incantavo a guardare i disegni appesi alle pareti della scuola materna quando accompagnavo i miei figli. Una cosa che mi colpiva nei disegni dei bimbi dell'ultimo anno della materna era la differenza dei disegni fatti dalle bimbe e quelle dei bimbi. Le bambine disegnavano le figure con tanti particolari, ad esempio se rappresentavano una figura femminile mettevano addirittura gli orecchini e le collane, la borsa, scarpe col tacco, mentre i disegni dei maschi erano meno ricchi di minuziosi particolari

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, è comune che le bimbe arricchiscano i loro disegni con particolari che perfino a noi adulti sfuggono. I maschi sono più essenziali ma magari i loro disegni hanno più movimento. Tema interessantissimo il disegno infantile. Grazie per aver apprezzato questo post.
      sinforosa

      Elimina

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