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venerdì 5 giugno 2020

I Fratelli Grimm

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Jacob Ludwig Carl Grimm e Wilhelm Karl Grimm, noti come Fratrelli Grimm, nascono a Hanau, vicino a Francoforte: Jacob il 4 gennaio 1785 e Wilhelm il 24 febbraio 1786. 
Dopo aver frequentato il ginnasio studiano legge e diventano allievi di un noto giurista del quale rielaborano il pensiero e gli studi di metodologia della scienza e storiografia giuridiche. 
I Grimm avuto un grande peso nella cultura tedesca come linguisti e filologi, addirittura ricordati come "padri fondatori" della germanistica (la disciplina che studia e tramanda la lingua e la letteratura tedesca).
In tutto il mondo, però, i fratelli Grimm si ricordano per le loro fiabe intrise di tradizione popolare tedesca. Le loro storie sono ambientate in luoghi oscuri e paurosi: foreste buie e abitate da creature fantastiche come troll, goblin, streghe.
Il Bettelheim (psicoanalista austriaco, che si occupò soprattutto dell'autismo infantile), nel suo famosissimo libro Il mondo incantato (fra parentesi un libro che consiglio), sostiene che le fiabe dei fratelli Grimm siano rappresentazioni di miti freudiani, di tutti quei passaggi che deve affrontare il bambino o l'io nella sua crescita e nel sviluppo verso una maturazione equilibrata.
Dei Fratelli Grimm ricordiamo alcune delle sue più famose fiabe: 
Dalla rete

  • Biancaneve
  • Hansel e Gretel
  • Il lupo e i sette capretti
  • Il principe ranocchio
  • I musicanti di Brema
  • Raperonzolo
  • Pollicino (nonostante il medesimo titolo non è tratto da quello di Perrault)
  • Cappuccetto Rosso, Rosaspina e Cenerentola sono reinterpretazioni di quelle di Perrault
Dalla rete

I Fratelli Grimm muoiono a Berlino: Jacob il 20 settembre 1863 e Wilhelm il 16 dicembre 1859.

sinforosa castoro
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32 commenti:

  1. L'ambientazione oscura e tenebrosa, fatta di fitte foreste popolate da streghe, troll e lupi, mi domando, che impatto hanno sui bambini?

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    1. Hai fatto una bella domanda, personalmente ho sempre raccontato e mai letto i testi integrali perché mi sembrano davvero “troppo” e nel raccontare, i fratelli Grimm mi perdoneranno, ho sempre apportato modifiche, anche perché io avevo a che fare con bambini dai tre ai sei anni. Buon sabato Gus.
      sinforosa

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  2. Grazie mille! Io penso tutti persone conoscono le fiabe di i fratelli Grimm.

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    1. Penso anch’io che nel mondo occidentale le fiabe dei Grimm siano conosciutissime. Buon sabato Irina.
      sinforosa

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  3. La fiabe dei fratelli Grimm erano quelle della tradizione, riprese e rese "letterarie", per dire così. Secondo me la paura ai bambini fa bene, se viene raccontata, e non vissuta, insegna a affrontare le cose più brutte senza farsi male. E in ognuno vedere le parti oscure. Bello, grazie!

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    1. Sono fiabe che raccontano quelle paure ataviche in cui tutti ci possiamo riconoscere, raccontarle modulandole in base all’età dell’ascoltatore è il modo migliore per servirsene. Ciao Vitamina e grazie per il tuo pensiero. Buona giornata.
      sinforosa

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  4. Io sono una fan della fiaba popolare italiana,quelle dei fratelli Grimm sono un po' troppo "crude" per i miei gusti, lo stesso Calvino, nel suo bellissimo libro "Fiabe italiane", sottolinea la differenza fra le due tipologie. Nonostante ciò meritano senz'altro di essere conosciute e poi ad ognuno la sua scelta!

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    1. Io ho raccontato migliaia di volte queste fiabe, ma come dicevo a Gus le ho raccontate “a modo mio” accorciandole, allungandole, sottolineando a volte “questo” altre “quello” in base al gruppo di bambini che avevo dinanzi. Tuttavia, evviva i Grimm. Ciao Pirlipat. Buona giornata.
      sinforosa

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  5. Hanno mostrato, con le loro storie, come non avere paura di ciò che ci spaventa, insegnando a piccoli e grandi.
    Trovo che siano stati molto bravi a fare ciò.
    Grazie Sinforosa, buon fine settimana. Ciao.

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    1. Indubbiante, anche loro influenzati dal proprio vissuto, hanno saputo raccontare in fiaba quelle paure che attanagliano tutti nel profondo dalla nascita fino alla morte: paura dell’ignoto, dell’abbandono, della solitudine e hanno saputo raccontare magistralmente i sentimenti che sovente si insinuano nell’animo umano rovinando la vita propria e altrui: invidia, cattiveria, gelosia...
      Indubbiamente grandi Maestri. Grazie Pia, buon sabato.
      sinforosa

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  6. Io, da piccola , leggevo spesso le fiabe, me le facevo leggere, mi facevo regalare i libri. Quelle dei fratelli Grimm le conosco quasi tutte. Devo dire che io, da piccola, non mi facevo per niente impressionare da streghe, orchi, ecc... forse perchè sapevo che, alla fine i buoni erano premiati e i cattivi puniti. Ciao Sinfo.

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    1. Siamo noi adulti che “ragioniamo” su quelle paure così ben descritte, i bambini le ascoltano e le vivono emozionalmente sapendo che verranno superate, è per questo che chiedono continuamente di non tralasciare alcun passaggio, tuttavia con i “miei” bambini di scuola ho sempre raccontato “a modo mio” e non integralmente queste bellissime e conosciutissime fiabe per non “esagerare”. Ciao Mirtillo, uno sabato.
      sinforosa

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  7. Ma la lettura simbolica o freudiana di queste storie... è una cosa a posteriori o precisa volontà degli autori?

    Moz-

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    1. Il Bettelheim, nel suo libro Il mondo incantato, dà questa lettura, peraltro molto interessante.
      Personalmente ritengo che gli autori abbiano scritto queste fiabe “condizionati” dal loro vissuto sociale e personale, così come tutti gli scrittori includono, rielaborando, propri vissuti, conoscenze, saperi in scritti e che poi la psicoanalisi abbia fatto la sua interpretazione, a mio giudizio, in alcuni tratti, in modo esagerato, Freud mi perdonerà.
      sinforosa

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  8. Che meraviglia le favole dei Grimm , rivedo la mia infanzia ed anche quella che ho raccontato a mio figlio :)))

    Un abbraccio cara per un buon fine settimana.

    Rosy

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    1. Sono fiabe che hanno accompagnato generazioni e generazioni di bambini, un substrato comune di noi europei. Ciao Rosy, buona giornata.
      sinforosa

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  9. Le fiabe dei fratelli Grimm a volte sono terrifiche, ma alcune molto belle ed istruttive.

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    1. Indubbiamente significative, le parti “esagerate” sono adatte a un pubblico più adulto. Ciao Sfinge, buona giornata.
      sinforosa

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  10. Le ricordo ancore le favole dei Grimmm.
    Buon fine settimana.

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    1. Sono indimenticabili e per questo si tramandano soprattutto oralmente e di racconto in racconto si arricchiscono di particolari nuovi: la magia del racconto orale. Buona giornata Giancarlo.
      sinforosa

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  11. Nel mio paese, anche i libri dei fratelli Grimm sono popolari oggi. Ogni prossima generazione di bambini è quasi certo di leggere il libro del grande scrittore.

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    1. Mi fa piacere sapere che queste fiabe siano arrivate fino lì, che bello! Buona domenica.
      sinforosa

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  12. Intere generazioni sono cresciute con le loro favole, mia nonna stessa me ne raccontava parecchie quando d'estate io e mia sorella andavamo a passare qualche giorno da lei.

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    1. Sono davvero fiabe conosciutissime e che si tramandano di generazione in generazione. Bei ricordi. Buon sabato.
      sinforosa

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  13. Favole che ho letto sessant'anni fa ma che mi sono rimaste nel cuore e nella memoria.

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    1. Come a tutti! Ciao Costantino e buona domenica.
      sinforosa

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  14. il mondo delle fiabe ha un grande fascino, per grandi e piccini, e leggerle/raccontarle è un'attività che non conosce i segni del tempo.
    Il mondo incantato di Bettlheim è un saggio molto bello e interessante!

    buon fine settimana sinforosa!!

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    1. Concordo, il saggio di Bettlheim, letto secoli fa quando dovevo preparare la tesina sull'autismo, mi aveva catturato.
      Buon fine di settimana a te, Angela :)
      sinforosa

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  15. E chi non li conosce :D
    Ci hanno lasciato un gran bel bagaglio.

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    1. Un bagaglio fatto di storie che conserviamo nella memoria. Ciao Dama, buona domenica.
      sinforosa

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